AGRITURISMO

Il “Casone dei Pescatori”, è stato costruito tra il 1721 e il 1750 nell’ambito dei lavori di sviluppo delle attività di vallicoltura (coltivazione del pesce), iniziati dalla Reverenda Camera Apostolica, a quel tempo proprietaria del Feudo del Circeo.
Dal 1718, la Santa Sede era infatti divenuta proprietaria delle “Valli di Comacchio”, un’ampia estensione di stagni, costeggianti il mare per circa 49.000 ettari: un terzo più dell’intero territorio delle paludi pontine.
E nelle Valli di Comacchio si praticava già da secoli la “vallicoltura” cioè l’arte di coltivare le aree lagunari ponendole in grado di ospitare pesci di mare attraverso l’opera dell’uomo.
La possibilità di utilizzare l’esperienza comacchiese per realizzare nel Lago di Paola, una piccola valle da pesca sollecitò l’iniziativa dell’Amministrazione Pontificia.
Il Casone dei Pescatori ha avuto, sin da quell’epoca, lo scopo di ospitare – al primo piano – i lavoratori dell’azienda ittica, mentre – al piano terra – i locali di lavorazione delle reti, la falegnameria, una sala ristorazione e l’imbarcadero.

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